La chiesa dedicata a San Nicola di Bari, con i suoi due campanili, caratterizza il paesaggio dell’omonima frazione di Caldaro
Galleria immagine: Chiesa di San Nicolò
La frazione di Caldaro più alta, San Nicolò, si trova lunga la strada di montagna che porta a Passo della Mendola. Chiamato secoli fa Mondevinum ("Monte del Vino"), il piccolo paese prese nel XVI secolo il nome del patrono della sua chiesa, San Nicolò. Le origini dell'edificio risalgono al XIII secolo e al romanico, ancora oggi evidente dalla muratura a conci nel pianoterra del campanile e sulla parete occidentale. Il suo aspetto attuale invece, la Chiesa di San Nicolò (Kirche St. Nikolaus) lo assunse attorno al 1520, quando venne ricostruita da scalpellini di Como in stile gotico.
A quell'epoca, la chiesa venne dotata di un campanile con il tetto bianco. Qualche secolo dopo, si pensò che questo campanile originale non fosse più in grado di sostenere il peso delle sue campane. Così, nel 1880 venne aggiunto un secondo campanile che si distingue sostanzialmente nel suo aspetto: fu eretto in filarotti di riolite e decorato con un tetto verde. La costruzione neogotica custodisce cinque campane.
All'interno si possono ammirare preziosi affreschi di Bartlmä Dill Riemschneider risalenti al 1530, così come anche una raffigurazione di Maria Addolorata, grazie alla quale la Chiesa di San Nicolò divenne meta di pellegrinaggi poichè si narra che la Madonna nel 1733 pianse. Questa immagine dell'altare maggiore é una copia dell'opera di Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, un pittore italiano dell'epoca barocca. E come si raggiunge la chiesa? L'edificio sacro s'innalza a San Nicolò, in Via Heppenheimer. Lungo questa strada si trovano sia un parcheggio che una fermata dell'autobus.
Contatti
- Via Santa Maria/San Nicolò - 39052 - Caldaro
- +39 0471 963134
- pfarrbuero-kaltern@rolmail.net
Ingresso
liberamente accessibile
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